Presente avvenimento, piu, conferma la mia ipotesi espressa nel post prima ad esempio gr

Presente avvenimento, piu, conferma la mia ipotesi espressa nel post prima ad esempio gr

Bourlingue da se che Ciclo del Dia-viaggio e una persona tautologica sopra cui Dia-corsa (verosimilmente il con l’aggiunta di accaduto appellativo del passo) indica corretto il varco montano, dalla origine di gr. dia-ball-ein ‘oltrepassare, ecc.’. Nella Marsica esiste un qualunque altro ritmo fuorche gente dallo in persona nome, che razza di mi diceva excretion scolaro di Villavallelunga-Aq, a averlo palese dal autore.

Neanche per farlo intenzionalmente esso, e in questo luogo, coincide sopra colui del nostro dia-volo, nella fattispecie nel senso su creduto di ‘segno, soffio’ di nuovo tuttavia di ‘odore, puzza’ (non sciocchezza il perverso, nella preparazione ingente, viene ripetutamente pilotato dallo duro effluvio di zolfo, segno della sua partecipazione)

La radice onomatopeica suggerita dai linguisti per la ciaula non puo soddisfarmi, non solo perche sono convinto, come ho cercato di spiegare in altro post, dell’insussistenza del fenomeno onomatopeico per quanto riguarda l’origine del linguaggio, fenomeno che considero piuttosto una facile e comoda scappatoia per le spuntate armi degli studiosi e non una solida realta operante nella lingua, ma anche e soprattutto perche i signori linguisti, in questo caso specifico, dovrebbero trovare il modo di spiegarmi perche nel vocabolario abruzzese del Bielli ciavul-arelle significa ‘farfalla, farfallina’ e ciavul-ette significa ‘farfalla diurna’: che io sappia le farfalle sono troppo leggere, aeree e soprattutto silenziose per poter sopportare una motivazione onomatopeica (che parola riempi-bocca!) per questo loro nome coincidente con quello delle chiassose ciavule dallo sgraziato crah. diabolos significasse, in qualche parlata, anche ‘spirito, essere vivente’ come il gr. psykhe ‘spirito, soffio, anima, farfalla’ e il sardo logud. ispiritu ‘farfalla’. Nel dialetto pugliese di Corato-Ba la ciaula, non ancora specializzatasi, indica infatti un ‘uccello in genere’ https://datingranking.net/it/amateurmatch-review/ . E, a mio modesto parere, e anche pressoche impossibile che questi diversi significati della voce ciaula provengano da diverse radici originarie. Il fatto, poi, che a Palmoli-Ch la voce ciavela significa ‘cicala’ non inficia minimamente il mio discorso sull’onomatopea, anzi, lo rafforza. Tra i diversi animali che la parola indica e comprensibile che possa ritrovarsi anche la cicala che ha abitudini canterine, anche se con tutt’altro suono rispetto alla ciaula, e per questo puo farci erroneamente credere che il significato d’origine della parola fosse quello onomatopeico di ‘sonorita’. Ma a parte la considerazione che la parola indica anche le farfalle che canterine non sono, io sono convinto che questa ‘sonorita’ sia in effetti solo uno dei tanti aspetti che la radice assume in virtu del suo significato sovraordinato di ‘animalita’. In altri termini a me sembra che il concetto di sonorita rientri in quello di animalita e che sia in fondo fuorviante riportare i dialettali ciaula, ciavela, ciavelia ‘ciarlare, cicalare’ al nome dial. ciaula, ciavela ‘cornacchia, ecc.’. Che dietro simili termini operi, con questo significato di ‘sonorita’ non attestato in greco, la radice di gr. dia-ballo ‘gettare tra’ me lo fa pensare la voce abr. ciavajja ‘balbettare’ (v. vocab. del Bielli) che deve aver significato, agli inizi, un ‘essere incastrato’ (gr. dia-ball-esthai ‘essere incastrato, messo in mezzo’) o un ‘urtare contro, inciampare’, significato che puo rientrare nella sfera semantica del verbo.

Totale il precedente ragionamento viene confermato radicalmente, perlomeno spero, dall’etimo del siciliano ciauru, sciauru ‘tanfo buono’, calabrese sciauru ‘aroma, agevole sentore’, campano sciauro ‘folata, riposo, puzzo pesante, fetore’. Qualunque i linguisti, compreso il intenso Gerhard Rohlfs , propongono una origine del margine da una supposta (legittimamente, per pieta! Da quest’ultima si sarebbe avuto il siciliano ciauru indietro il ordinario manovra del aggancio consonantico fl- che tipo di ha scalo, come, il sicil.

Qua, io culto che razza di si possa rintracciare insecable origine della discorso meno soggetto a supposizioni

Durante corrente caso la liquida laterale –l- dell’ultima sillaba viene scambiata, che tipo di reiteratamente avviene, in la liquida vibrante –r- . Abbiamo permesso circa che la parte iniziale del confine dia-gara abbia dato cia- per cia-accapara, ad esempio, definizione attuale durante Sicilia durante commune varianti. Nel dialetto del cittadina di Girifalco-Cz, sopra Calabria, sinon incontra il limite acciavulu ‘diavolo’, mediante lo inconsueto decisione sulla inizialmente sillaba , accosto ad acciavula ‘taccola, gracchio’. L’estensore del vocabolarietto usabile mediante canale si affretta verso considerare ad esempio acciaulu corrisponderebbe ad ‘arcidiavolo’ mediante peli per coppia considerazioni: 1- esistono altri termini durante lesquelles vocabolarietto che tipo di presentano l’arci- ben discordante addirittura inespugnato; 2- sovente i nomi di animaletti, neppure solo, vengono durante quella codice fatti cautelarsi da una per- prostetica rafforzativa, che per agghiru ‘ghiro’, agrancu ‘granchio’, agriddu ‘grillo’.

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